Quando inizio a parlare con Norma e le chiedo di raccontarmi un po’ della sua cultura, gli indigeni Wayuu, lei inizia dicendomi “sono madre, moglie e figlia”.

I Wayuu sono molto presenti nella parte nord della Colombia, vivono in piccole comunità che sono più che altro famiglie allargate. Le attività principali con cui si sostengono sono l’artigianato, la pesca e la pastorizia, allevano soprattutto capre.

Norma mi aiuta a capire come è la vita di una donna per Wayuu. L’educazione delle bambine è affidata in gran parte alla mamma e alla nonna, sono loro che insegnano alle piccole tutto ciò che serve per essere brave mamme e mogli.

In passato, quando si avevano le prime mestruazioni, le bambine venivano chiuse per tre mesi in una stanza con un’amaca sospesa vicino al tetto, dovevano fluttuare e per scendere venivano prese in braccio dalla mamma o dalla nonna, uniche persone con cui potevamo entrare in contatto in questi tre mesi. Potevano mangiare e bere solo determinati alimenti, dovevano imparare il rispetto e ad accudire figli e marito, per cui gli veniva insegnato a cucinare, lavare, tessere e gestire la casa.

Oggi non è più così, le bambine non vengono chiuse in una stanza, gli si permette di continuare ad andare a scuola ma hanno ancora molte restrizioni.

Le donne Wayuu vengono comprate dai loro futuri mariti, va pagato un prezzo in denaro come gratitudine alla famiglia che ha allevato ed educato la promessa sposa. Le donne Wayuu tessono bellissime borse ad uncinetto, che vendono nei mercati vicini, e sono loro che tramandano alle bambine questa antica tradizione.

Gli anziani della comunità sono quasi tutti analfabeti, la loro è una tradizione che si è trasmessa oralmente.

Norma è mamma di due ragazzi, con loro parla Wayuu, è professoressa nella scuola elementare della comunità Loma Fresca dove insegna ai bambini. È sposata con un uomo che non è Wayuu che però è molto legato alla comunità e alle sue tradizioni.

Dice che le cose sono cambiate molto nel tempo, che lei ha avuto l’opportunità di studiare e diventare maestra e per questo ringrazia i suoi genitori.